Le aree di intervento

Le aree di intervento di scientia Atque usus

Le aree di intervento di scientia Atque usus

sAu svolge attività di consulenza per l’ideazione e la realizzazione di progetti di Comunicazione fortemente innovativi sul piano sociale, economico e culturale in aree di intervento diversificate, che vanno dall’agricoltura alla sanità, dai processi di automazione ai comportamenti sostenibili, dal Cultural Heritage all’inclusione e all’accoglienza.

Il valore aggiunto dei nostri progetti è quello di entrare a far parte – grazie al lavoro del team di sAu – di un sistema di relazioni, di trame, di convergenze tra aree e progetti che ottimizza le attività di ricerca e moltiplica la capacità di community building per ogni consulenza avviata.

Agricoltura e ambiente  |  Comportamenti sostenibili  |  Sanità e salute  |  Cultural Heritage  |  Human touch e processi di automazione  |   Inclusione e accoglienza  | 

sAu svolge attività di consulenza per l’ideazione e la realizzazione di progetti di Comunicazione fortemente innovativi sul piano sociale, economico e culturale in aree di intervento diversificate, che vanno dall’agricoltura alla sanità, dai processi di automazione ai comportamenti sostenibili, dal Cultural Heritage all’inclusione e all’accoglienza.

Il valore aggiunto dei nostri progetti è quello di entrare a far parte – grazie al lavoro del team di sAu – di un sistema di relazioni, di trame, di convergenze tra aree e progetti che ottimizza le attività di ricerca e moltiplica la capacità di community building per ogni consulenza avviata.

Clicca sulla mappa e scopri i progetti che alimentano le nostre aree d’intervento!

I progetti di scientia Atque usus 

Agricoltura e sviluppo rurale

L’olivo gentile

Lo splendore ignorato delle ulivete

Un progetto per promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare l’agricoltura sociale e il ruolo economico e culturale delle ulivete, prevenendone l’abbandono e trasformandole in ambienti formativi e di socialità

Il nome olivo gentile evidenzia la volontà di promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare il ruolo economico e sociale delle ulivete, gentili con l’uomo perché in grado di fornirgli un alimento fondamentale per la nostra Dieta Mediterranea, ma anche occasioni di lavoro, di formazione, di socialità.

Investire sul settore olivicolo oleario non significa soltanto sostenere dal punto di vista economico un settore determinante nelle politiche di sviluppo rurale di molti dei nostri territori e indispensabile per la salvaguardia di abitudini alimentari sane ed equilibrate, ma anche promuovere quello che potremmo a tutti gli effetti considerare come un bene comune in grado di generare capitale sociale, le cui ricadute in termini sociali e relazionali sono molteplici: percorsi di inclusione sociale, attivazione di pratiche di socializzazione inter- e intra-generazionali, tutela e valorizzazione di un immenso patrimonio storico, folkloristico e identitario.

Basandosi su un approccio sistemico all’agricoltura sociale e alla gestione delle ulivete, il progetto intende valorizzarne il fondamentale ruolo paesaggistico, sociale e formativo, oltre che – naturalmente – economico. Questo molteplice obiettivo sarà raggiunto tramite l’ideazione e l’implementazione di una strategia di comunicazione generativa improntata al community building, ossia al coinvolgimento di un ampio numero di soggetti e di competenze nella realizzazione di attività trasversali e inter-settoriali caratterizzate dalla convergenza di interessi e dalla definizione di obiettivi comuni.

PASTORALP

Pastures vulnerability and adaptation strategies to climate change impacts in the Alps

Un progetto per promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici che prendano in considerazione i bisogni e il patrimonio di conoscenza di cui sono portatori i destinatari finali

Il  progetto si inserisce in un filone di ricerca volto a promuovere, tramite l’attivazione di strategie di comunicazione incentrate sul community building, comportamenti sostenibili a livello individuale e collettivo.

PASTORALP è un progetto LIFE (finanziato dall’Unione Europea) coordinato dal professor Marco Bindi del DAGRI dall’Università degli Studi di Firenze, che coinvolge partner italiani e francesi provenienti dalle istituzioni, dal mondo della ricerca e dalla gestione dei parchi naturali. 
PASTORALP si pone l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici e dei disturbi antropici dei pascoli alpini – identificati come hotspot climatici – offrendo strumenti alle comunità locali per rafforzare la loro capacità di adattamento.   
Il progetto sviluppa strategie di intervento a partire da due parchi nazionali rappresentativi degli ambienti alpini occidentali, il Parc National des Ecrins (Francia) e il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Italia), con l’obiettivo di fornire strumenti a supporto dei processi decisionali e di attivare dinamiche di awareness raising e capacity building nelle – e con le – comunità coinvolte
Il sito web del progetto è: www.pastoralp.eu

Gruppo Operativo Olimpolli Montagnani

Aumento della produttività olivicola attraverso l’impollinazione assistita

Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno ad una innovativa sperimentazione volta a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie – tra cui i droni – nel settore olivicolo

Olimpolli Montagnani è un Gruppo Operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto ha come obiettivo la sperimentazione dell’impollinazione assistita in olivicoltura, anche attraverso l’utilizzo dei droni. Nello specifico, l’innovazione principale che il progetto sta applicando, per poi renderla disponibile a tutte le aziende del settore, consiste nella distribuzione del polline sulle piante da effettuare mediante drone – o soffiatore – nel momento di migliore ricettività per lo stigma. 
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali.

Il sito web del progetto è: www.olimpolli.eu

Gruppo Operativo CARD

Una coltura a basso impatto ambientale per la riqualificazione delle aree marginali agricole in un’ottica di bioeconomia

Un progetto per creare una comunità d’interesse finalizzata a promuovere la diffusione di colture e filiere sostenibili dal punto di vista economico e, allo stesso tempo, a basso impatto ambientale

GO CARD è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana. Il progetto si prefigge l’obiettivo di individuare colture e filiere che costituiscano un’alternativa valida e concreta per il recupero dei terreni marginali: l’idea è quella di supportare la diversificazione delle produzioni con colture a basso impatto (a partire dal cardo), l’economia circolare e l’integrazione del reddito aziendale. 

Il cardo è una coltura rustica e resistente, ed è possibile sfruttarne prodotti e sottoprodotti: olio dai semi, farine/panelli proteici di estrazione per uso zootecnico, biomasse utilizzabili nella produzione di energia, lettiera e pacciamatura, estrazione di molecole ad uso farmaceutico o agroalimentare. 

Il progetto mira, quindi, a testare l’introduzione del cardo nei terreni marginali di aziende agricole localizzate in due diversi areali della Toscana (Mugello e Area geotermica) e verificare la possibile diffusione della coltura in altri territori che dimostrano una vocazione simile. 

Il CfGC affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.

Il sito web del progetto è: www.go-card.eu

Gruppo Operativo AUTOFITOVIV

Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale

Un progetto per individuare le criticità riscontrate nell’ambito del trasferimento tecnologico tra ricercatori e imprenditori e proporre un modello di comunicazione formativa applicabile all’interno delle iniziative riservate ai diversi professionisti dell’agricoltura

Il Gruppo Operativo (GO) AUTOFITOVIV è un progetto finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto affronta la problematica dell’introduzione inconsapevole di organismi alloctoni di patogeni e parassiti animali all’interno dei vivai.
L’obiettivo del GO è quello di incentivare le aziende vivaistiche ad adottare criteri autonomi di controllo atti ad evitare l’introduzione di organismi da quarantena.
Attraverso la divulgazione dell’innovazione proposta dal GO ad altre imprese esterne al partenariato realizzata con azioni informative e formative progettate e sviluppate ad hoc, il gruppo di lavoro si occupa degli aspetti relativi all’ascolto dei bisogni degli interlocutori coinvolti e della mediazione dei loro inevitabilmente diversi interessi.

Il sito web del progetto è: https://www.autofitoviv.eu/

Gruppo Operativo IOCONCIV

Introduzione e ottimizzazione di tecniche e sistemi per il controllo non chimico della flora infestante

Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno alla sperimentazione di tecniche agronomiche innovative e sostenibili e ridurre l’uso dei fitofarmaci nel settore vitivinicolo

GO IOCONCIV è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto prevede la realizzazione di sistemi di gestione del terreno e delle infestanti nei vigneti meno dipendenti da risorse non rinnovabili, meno costosi, in grado di preservare il terreno dai fenomeni erosivi e di migliorare nel tempo la sua fertilità, in direzione di una viticoltura sempre più sostenibile. 
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.

Il sito web del progetto è: www.ioconciv.it

Gruppo Operativo Tinia

Agricoltura di precisione per le piccole e medie imprese cerealicole

Un progetto per creare una comunità d’interesse per promuovere e sperimentare l’adozione di pratiche di Agricoltura di Precisione nelle aziende agricole di piccole e medie dimensioni

GO TINIA è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

In risposta al crescente interesse mostrato dalle Piccole e medie aziende cerealicole, il progetto TINIA ha avviato un percorso di analisi e di confronto sui molteplici aspetti dell’Agricoltura di Precisione (AP), per individuare modalità e soluzioni compatibili con le caratteristiche e le esigenze delle aziende agricole toscane. 
Recenti studi hanno dimostrato che se i vantaggi dell’AP in termini di rendimento finanziario crescono all’aumentare del livello di precisione adottato dall’azienda e che essi sono già evidenti con piccoli accorgimenti. Già il “primo livello” di precisione, cioè la semplice guida automatica che permette di andare diritti con il trattore evitando le sovrapposizione di concimi, sementi e agrofarmaci, oltre ai risparmi, può portare anche a un aumento delle rese che diventa, invece, garantito nel momento in cui si applicano il “secondo livello” (guida automatica, mappe di raccolta e dosi variabili) e il “terzo livello” di precisione: guida automatica, mappe del suolo, mappe di raccolta, mappe di prescrizione con le dosi variabili, monitoraggio del vigore vegetativo per la fertilizzazione mirata, sensori di umidità del suolo per pilotare l’irrigazione, uso di dati meteo per determinare interventi fitoiatrici, uso dei droni, ecc. 

Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.
Il sito web del progetto è: www.gotinia.it 

Sanità e salute

Master in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari

Un Master object oriented che pone al centro i bisogni di conoscenza dei progetti che animano e orientano il percorso formativo e consulenziale

Il Master di primo livello, realizzato all’interno dell’Università di Firenze e arrivato alla seconda edizione, nasce dalla collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e con numerosi partner tra cui organizzazioni, istituzioni e associazioni impegnate da anni nel campo medico-scientifico e sanitario sia a livello regionale che a livello nazionale. 

Il Master, grazie ad percorso formativo di natura consulenziale, ha come obiettivo la realizzazione di progetti concreti che sono sviluppati dai corsisti stessi (sia coloro che già lavorano all’interno di un’organizzazione partner, sia chi non lavora ma prende parte ad una collaborazione già in essere), con il supporto di una comunità di esperti e portatori d’interesse in continua espansione: medici, ricercatori ma anche professionisti della comunicazione, policy maker e rappresentanti della società civile e dell’associazionismo. 

Il sito istituzionale del Master è: www.cfgc.unifi.it/mastercomunicazionesalute

Oltre l’emergenza

Una nuova strategia di comunicazione per l’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) basata sul differenziamento dei pubblici

Un progetto per costruire una relazione nuova tra i dati raccolti e prodotti dal mondo scientifico e le decisioni prese dal mondo della politica

Il progetto mira ad analizzare e monitorare i flussi di comunicazione interni ed esterni all’Agenzia Regionale di Sanità (ARS) della Toscana per valorizzarne i punti di forza, intervenire sulle criticità e formalizzare un modello comunicativo/organizzativo immediatamente operativo, con particolare attenzione all’individuazione e all’implementazione di una strategia di differenziazione dei pubblici di riferimento.

Riprogettare la propria comunicazione (a partire dal sito web e dai canali social fino all’organizzazione di webinar di informazione e formazione) in base ai bisogni comunicativi dei pubblici di riferimento significa attivare processi continuativi di ascolto, di raccolta e di analisi dei feedback indispensabili per portare all’interno dell’organizzazione le reali domande di conoscenza di cui sono portatori gli stakeholder di ARS e incrociarle con il patrimonio di dati che l’Agenzia possiede, così da fornire le informazioni giuste ai soggetti giusti, nel momento giusto e con il giusto linguaggio.

Il modello ‘scientia Atque usus’: una comunicazione generativa per rafforzare la relazione tra medico e paziente

Un progetto per sperimentare, all’interno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, una modalità comunicativa in grado di rafforzare la relazione tra medico e assistito/cittadino

Il progetto risponde al bisogno di approfondire e discutere quali siano gli elementi che potrebbero contraddistinguere un modello comunicativo realmente funzionale ad attivare una relazione dialogica e sinergica tra i professionisti della salute (medici strutturati, infermieri, medici iscritti alla scuola di specializzazione, studenti di scuola della salute umana) e la cittadinanza, ovvero tutti coloro che, in quanto pazienti o familiari di persone malate, necessitano di un confronto diretto con il personale sanitario per avere informazioni, al tempo stesso chiare ed autorevoli, circa le diagnosi, le cure, i trattamenti e l’accesso ai servizi sanitari

Il progetto, nel dettaglio, si propone l’obiettivo di progettare e sperimentare, all’interno di specifici momenti formativi previsti all’interno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, il suo modello ‘scientia Atque usus’ per: 

  • promuovere una modalità comunicativa che porti i futuri professionisti della salute ad interagire ‘con’ i cittadini cui, finalmente, è data la possibilità di avvalersi del sostegno di competenze e conoscenze di professionisti autorevoli;
  • far sì che gli stessi studenti di medicina coinvolti siano messi in condizione di comprendere quali sono le difficoltà incontrate dai pazienti/cittadini.
  • Struttura Organizzativa Dipartimentale di Andrologia, Endocrinologia femminile e incongruenza di genere dell’AOU Careggi

Migrant children’s participation and identity construction in education and healthcare

Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)

Un progetto per promuovere una costante partecipazione dei cittadini – italiani e non – nella progettazione di servizi sanitari e scolastici, nella loro gestione e nel loro sviluppo

Il CfGC è parte del gruppo di lavoro coordinato dal professor Claudio Baraldi, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha vinto il bando PRIN 2017. 

Il progetto mira ad indagare – insieme ai partner: Università di Modena e Reggio Emilia, (UniMORE), Università di Torino (UniTO) e Università del Piemonte Orientale (UniUPO) –  i processi di costruzione dell’identità e le possibilità di partecipazione attiva dei bambini migranti nei contesti scolastici e nei sistemi sanitari e a promuovere l’implementazione di un sistema di facilitazione per favorire la loro partecipazione attiva.

L’obiettivo è quello di rispondere a uno dei principali bisogni percepiti a livello di usus: quello di avvicinare il Servizio Sanitario alle comunità presenti sul territorio, con un focus sui bambini e sui ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo livello, promuovendo una costante partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini negli stessi servizi, nella loro gestione e nel loro sviluppo e, quindi, favorendone la conoscenza e un utilizzo sempre più consapevole.

Surveillance on childhood and adolescent cancer

From data of Tuscany cancer registry and regional pediatric oncological center to primary prevention of suspected environmental risk factors

Un progetto di ricerca per progettare campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sui rischi ambientali in Toscana partendo dai bisogni di conoscenza del territorio per fornire risposte da parte degli esperti e adottare comportamenti sostenibili che favoriscano la prevenzione di malattie rare

Il progetto SUCHADOCAN, risultato vincitore del Bando Ricerca Salute 2018 della Regione Toscana, ha come obiettivo quello di creare campagne di sensibilizzazione per ridurre i rischi di insorgenza dei tumori in territori a rischio.

Il gruppo di progetto lavorerà su un monitoraggio dei tumori pediatrici in Toscana attraverso l’utilizzo di specifici database al fine di raccogliere informazioni relative alla loro incidenza anche con riferimento alla presenza di possibili fattori di rischio ambientali, sospettati di avere una correlazione con l’insorgenza di tali patologie in bambini ed adolescenti.

Le principali attività previste dal progetto sono:

  • una mappatura degli attori che a livello regionale si occupano di promuovere una corretta informazione medico-scientifica e dei principali stakeholder (pubblici e privati) che sono attivi nella prevenzione;
  • una fase di ascolto dei bisogni informativi e di servizi della cittadinanza che porterà allo sviluppo di strumenti di comunicazione realmente efficaci,
  • la pianificazione di attività di community building sul territorio regionale, ponendo al centro contenuti autorevoli, costruiti attraverso il costante confronto con esperti, ricercatori, scienziati.

Sarà inoltre previsto, nell’ambito della ricerca, uno studio su come si comunicano i dati epidemiologici per impostare campagne di comunicazione e informazione che favoriscano l’adozione di comportamenti corretti, stili di vita sani che rispettino la propria salute e quella della comunità.

Migrant children’s participation and identity construction in education and healthcare

Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)

Un progetto per promuovere una costante partecipazione dei cittadini – italiani e non – nella progettazione di servizi sanitari e scolastici, nella loro gestione e nel loro sviluppo

Il CfGC è parte del gruppo di lavoro coordinato dal professor Claudio Baraldi, Professore Ordinario del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ha vinto il bando PRIN 2017. 

Il progetto mira ad indagare – insieme ai partner: Università di Modena e Reggio Emilia, (UniMORE), Università di Torino (UniTO) e Università del Piemonte Orientale (UniUPO) –  i processi di costruzione dell’identità e le possibilità di partecipazione attiva dei bambini migranti nei contesti scolastici e nei sistemi sanitari e a promuovere l’implementazione di un sistema di facilitazione per favorire la loro partecipazione attiva.

L’obiettivo è quello di rispondere a uno dei principali bisogni percepiti a livello di usus: quello di avvicinare il Servizio Sanitario alle comunità presenti sul territorio, con un focus sui bambini e sui ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo livello, promuovendo una costante partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini negli stessi servizi, nella loro gestione e nel loro sviluppo e, quindi, favorendone la conoscenza e un utilizzo sempre più consapevole.

Partecipazione e cittadinanza

Perché ogni atto di cittadinanza diventi un atto di partecipazione

Una ricerca-azione in collaborazione con Federsanità di ANCI Toscana per progettare un nuovo modello comunicativo nel sistema socio-sanitario in Toscana

Il  progetto di ricerca e intervento biennale è basato sul paradigma della Comunicazione Generativa© che mira a rafforzare la comunicazione dei Comitati di Partecipazione a livello zonale progettando, insieme alle associazioni e agli altri soggetti coinvolti, attività che: 

  • rafforzino la relazione tra istituzioni, servizi socio-sanitari e associazioni 
  • diano la possibilità alla cittadinanza tutta di avere un ruolo proattivo nel progetto, andando, quindi, oltre gli attuali sistemi di rappresentanza e partecipazione.

I due deliverable finali del progetto consistono in:

  • la formalizzazione e la promozione – a livello nazionale e internazionale – di un modello toscano di progettazione e gestione partecipativa dei servizi socio-sanitari;
  • uno strumento di comunicazione con la cittadinanza attraverso la creazione di un database dei soggetti che operano sui territori e dei relativi bisogni di informazione.

Centro di Ascolto Oncologico come motore di costante innovazione per il Sistema Sanitario Regionale

Un progetto che intercetta le difficoltà dei cittadini di accedere ai servizi sanitari relativi ai percorsi di prevenzione, cura e diagnosi per innovare il Sistema Sanitario Regionale

L’obiettivo del progetto è quello di analizzare se e come i dati, le informazioni, le conoscenze che emergono dall’attività di ISPRO – l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica della Regione Toscana, che gestisce il Centro di Ascolto Oncologico – possano concorrere a innovare la comunicazione tra la cittadinanza e il Sistema Sanitario Regionale

Il progetto considera il punto di vista di chi opera e di chi fruisce del servizio come un punto di partenza essenziale per costruire una comunità di progetto in cui la Salute non abbia soltanto valenza medico-sanitaria (pur restando l’obiettivo principale) ma riguardi anche la sua dimensione culturale, sociale, economica e politica. Una prospettiva questa che riconosce un bacino di risorse immenso nelle complesse dinamiche che caratterizzano la vasta rete oncologica coordinata da ISPRO, in tutte le attività di prevenzione, diagnosi, cura e ricerca  svolte nelle aziende sanitarie, negli altri enti del servizio sanitario toscano e nel frammentato contesto del terzo settore.

Comportamenti sostenibili

L’olivo gentile

Lo splendore ignorato delle ulivete

Un progetto per promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare l’agricoltura sociale e il ruolo economico e culturale delle ulivete, prevenendone l’abbandono e trasformandole in ambienti formativi e di socialità

Il nome olivo gentile evidenzia la volontà di promuovere un nuovo modo di intendere e di praticare il ruolo economico e sociale delle ulivete, gentili con l’uomo perché in grado di fornirgli un alimento fondamentale per la nostra Dieta Mediterranea, ma anche occasioni di lavoro, di formazione, di socialità.

Investire sul settore olivicolo oleario non significa soltanto sostenere dal punto di vista economico un settore determinante nelle politiche di sviluppo rurale di molti dei nostri territori e indispensabile per la salvaguardia di abitudini alimentari sane ed equilibrate, ma anche promuovere quello che potremmo a tutti gli effetti considerare come un bene comune in grado di generare capitale sociale, le cui ricadute in termini sociali e relazionali sono molteplici: percorsi di inclusione sociale, attivazione di pratiche di socializzazione inter- e intra-generazionali, tutela e valorizzazione di un immenso patrimonio storico, folkloristico e identitario.

Basandosi su un approccio sistemico all’agricoltura sociale e alla gestione delle ulivete, il progetto intende valorizzarne il fondamentale ruolo paesaggistico, sociale e formativo, oltre che – naturalmente – economico. Questo molteplice obiettivo sarà raggiunto tramite l’ideazione e l’implementazione di una strategia di comunicazione generativa improntata al community building, ossia al coinvolgimento di un ampio numero di soggetti e di competenze nella realizzazione di attività trasversali e inter-settoriali caratterizzate dalla convergenza di interessi e dalla definizione di obiettivi comuni.

PASTORALP

Pastures vulnerability and adaptation strategies to climate change impacts in the Alps

Un progetto per promuovere strategie di adattamento ai cambiamenti climatici che prendano in considerazione i bisogni e il patrimonio di conoscenza di cui sono portatori i destinatari finali

Il  progetto si inserisce in un filone di ricerca volto a promuovere, tramite l’attivazione di strategie di comunicazione incentrate sul community building, comportamenti sostenibili a livello individuale e collettivo.

PASTORALP è un progetto LIFE (finanziato dall’Unione Europea) coordinato dal professor Marco Bindi del DAGRI dall’Università degli Studi di Firenze, che coinvolge partner italiani e francesi provenienti dalle istituzioni, dal mondo della ricerca e dalla gestione dei parchi naturali. 
PASTORALP si pone l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici e dei disturbi antropici dei pascoli alpini – identificati come hotspot climatici – offrendo strumenti alle comunità locali per rafforzare la loro capacità di adattamento.   
Il progetto sviluppa strategie di intervento a partire da due parchi nazionali rappresentativi degli ambienti alpini occidentali, il Parc National des Ecrins (Francia) e il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Italia), con l’obiettivo di fornire strumenti a supporto dei processi decisionali e di attivare dinamiche di awareness raising e capacity building nelle – e con le – comunità coinvolte
Il sito web del progetto è: www.pastoralp.eu

Gruppo Operativo Olimpolli Montagnani

Aumento della produttività olivicola attraverso l’impollinazione assistita

Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno ad una innovativa sperimentazione volta a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie – tra cui i droni – nel settore olivicolo

Olimpolli Montagnani è un Gruppo Operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto ha come obiettivo la sperimentazione dell’impollinazione assistita in olivicoltura, anche attraverso l’utilizzo dei droni. Nello specifico, l’innovazione principale che il progetto sta applicando, per poi renderla disponibile a tutte le aziende del settore, consiste nella distribuzione del polline sulle piante da effettuare mediante drone – o soffiatore – nel momento di migliore ricettività per lo stigma. 
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali.

Il sito web del progetto è: www.olimpolli.eu

Gruppo Operativo CARD

Una coltura a basso impatto ambientale per la riqualificazione delle aree marginali agricole in un’ottica di bioeconomia

Un progetto per creare una comunità d’interesse finalizzata a promuovere la diffusione di colture e filiere sostenibili dal punto di vista economico e, allo stesso tempo, a basso impatto ambientale

GO CARD è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana. Il progetto si prefigge l’obiettivo di individuare colture e filiere che costituiscano un’alternativa valida e concreta per il recupero dei terreni marginali: l’idea è quella di supportare la diversificazione delle produzioni con colture a basso impatto (a partire dal cardo), l’economia circolare e l’integrazione del reddito aziendale. 

Il cardo è una coltura rustica e resistente, ed è possibile sfruttarne prodotti e sottoprodotti: olio dai semi, farine/panelli proteici di estrazione per uso zootecnico, biomasse utilizzabili nella produzione di energia, lettiera e pacciamatura, estrazione di molecole ad uso farmaceutico o agroalimentare. 

Il progetto mira, quindi, a testare l’introduzione del cardo nei terreni marginali di aziende agricole localizzate in due diversi areali della Toscana (Mugello e Area geotermica) e verificare la possibile diffusione della coltura in altri territori che dimostrano una vocazione simile. 

Il CfGC affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.

Il sito web del progetto è: www.go-card.eu

Gruppo Operativo AUTOFITOVIV

Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale

Un progetto per individuare le criticità riscontrate nell’ambito del trasferimento tecnologico tra ricercatori e imprenditori e proporre un modello di comunicazione formativa applicabile all’interno delle iniziative riservate ai diversi professionisti dell’agricoltura

Il Gruppo Operativo (GO) AUTOFITOVIV è un progetto finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto affronta la problematica dell’introduzione inconsapevole di organismi alloctoni di patogeni e parassiti animali all’interno dei vivai.
L’obiettivo del GO è quello di incentivare le aziende vivaistiche ad adottare criteri autonomi di controllo atti ad evitare l’introduzione di organismi da quarantena.
Attraverso la divulgazione dell’innovazione proposta dal GO ad altre imprese esterne al partenariato realizzata con azioni informative e formative progettate e sviluppate ad hoc, il gruppo di lavoro si occupa degli aspetti relativi all’ascolto dei bisogni degli interlocutori coinvolti e della mediazione dei loro inevitabilmente diversi interessi.

Il sito web del progetto è: https://www.autofitoviv.eu/

Gruppo Operativo IOCONCIV

Introduzione e ottimizzazione di tecniche e sistemi per il controllo non chimico della flora infestante

Un progetto per creare una comunità d’interesse intorno alla sperimentazione di tecniche agronomiche innovative e sostenibili e ridurre l’uso dei fitofarmaci nel settore vitivinicolo

GO IOCONCIV è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Il progetto prevede la realizzazione di sistemi di gestione del terreno e delle infestanti nei vigneti meno dipendenti da risorse non rinnovabili, meno costosi, in grado di preservare il terreno dai fenomeni erosivi e di migliorare nel tempo la sua fertilità, in direzione di una viticoltura sempre più sostenibile. 
Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.

Il sito web del progetto è: www.ioconciv.it

Partecipazione e cittadinanza

Perché ogni atto di cittadinanza diventi un atto di partecipazione

Una ricerca-azione in collaborazione con Federsanità di ANCI Toscana per progettare un nuovo modello comunicativo nel sistema socio-sanitario in Toscana

Il  progetto di ricerca e intervento biennale è basato sul paradigma della Comunicazione Generativa© che mira a rafforzare la comunicazione dei Comitati di Partecipazione a livello zonale progettando, insieme alle associazioni e agli altri soggetti coinvolti, attività che: 

  • rafforzino la relazione tra istituzioni, servizi socio-sanitari e associazioni 
  • diano la possibilità alla cittadinanza tutta di avere un ruolo proattivo nel progetto, andando, quindi, oltre gli attuali sistemi di rappresentanza e partecipazione.

I due deliverable finali del progetto consistono in:

  • la formalizzazione e la promozione – a livello nazionale e internazionale – di un modello toscano di progettazione e gestione partecipativa dei servizi socio-sanitari;
  • uno strumento di comunicazione con la cittadinanza attraverso la creazione di un database dei soggetti che operano sui territori e dei relativi bisogni di informazione.

Gruppo Operativo Tinia

Agricoltura di precisione per le piccole e medie imprese cerealicole

Un progetto per creare una comunità d’interesse per promuovere e sperimentare l’adozione di pratiche di Agricoltura di Precisione nelle aziende agricole di piccole e medie dimensioni

GO TINIA è un gruppo operativo finanziato dalla misura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

In risposta al crescente interesse mostrato dalle Piccole e medie aziende cerealicole, il progetto TINIA ha avviato un percorso di analisi e di confronto sui molteplici aspetti dell’Agricoltura di Precisione (AP), per individuare modalità e soluzioni compatibili con le caratteristiche e le esigenze delle aziende agricole toscane. 
Recenti studi hanno dimostrato che se i vantaggi dell’AP in termini di rendimento finanziario crescono all’aumentare del livello di precisione adottato dall’azienda e che essi sono già evidenti con piccoli accorgimenti. Già il “primo livello” di precisione, cioè la semplice guida automatica che permette di andare diritti con il trattore evitando le sovrapposizione di concimi, sementi e agrofarmaci, oltre ai risparmi, può portare anche a un aumento delle rese che diventa, invece, garantito nel momento in cui si applicano il “secondo livello” (guida automatica, mappe di raccolta e dosi variabili) e il “terzo livello” di precisione: guida automatica, mappe del suolo, mappe di raccolta, mappe di prescrizione con le dosi variabili, monitoraggio del vigore vegetativo per la fertilizzazione mirata, sensori di umidità del suolo per pilotare l’irrigazione, uso di dati meteo per determinare interventi fitoiatrici, uso dei droni, ecc. 

Il gruppo di lavoro affianca il capofila in tutte le attività di comunicazione organizzativa, di community building e di comunicazione esterna del progetto, grazie all’ideazione e all’implementazione di una strategia di comunicazione e di strumenti ad hoc per garantire la collaborazione tra partner scientifici e partner agricoli e industriali, così da raggiungere gli obiettivi di progetto valorizzando il ruolo, le conoscenze e le competenze di ciascun membro del partenariato, indipendentemente dal fatto che provenga dal mondo della scientia o dell’usus.
Il sito web del progetto è: www.gotinia.it 

Surveillance on childhood and adolescent cancer

From data of Tuscany cancer registry and regional pediatric oncological center to primary prevention of suspected environmental risk factors

Un progetto di ricerca per progettare campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sui rischi ambientali in Toscana partendo dai bisogni di conoscenza del territorio per fornire risposte da parte degli esperti e adottare comportamenti sostenibili che favoriscano la prevenzione di malattie rare

Il progetto SUCHADOCAN, risultato vincitore del Bando Ricerca Salute 2018 della Regione Toscana, ha come obiettivo quello di creare campagne di sensibilizzazione per ridurre i rischi di insorgenza dei tumori in territori a rischio.

Il gruppo di progetto lavorerà su un monitoraggio dei tumori pediatrici in Toscana attraverso l’utilizzo di specifici database al fine di raccogliere informazioni relative alla loro incidenza anche con riferimento alla presenza di possibili fattori di rischio ambientali, sospettati di avere una correlazione con l’insorgenza di tali patologie in bambini ed adolescenti.

Le principali attività previste dal progetto sono:

  • una mappatura degli attori che a livello regionale si occupano di promuovere una corretta informazione medico-scientifica e dei principali stakeholder (pubblici e privati) che sono attivi nella prevenzione;
  • una fase di ascolto dei bisogni informativi e di servizi della cittadinanza che porterà allo sviluppo di strumenti di comunicazione realmente efficaci,
  • la pianificazione di attività di community building sul territorio regionale, ponendo al centro contenuti autorevoli, costruiti attraverso il costante confronto con esperti, ricercatori, scienziati.

Sarà inoltre previsto, nell’ambito della ricerca, uno studio su come si comunicano i dati epidemiologici per impostare campagne di comunicazione e informazione che favoriscano l’adozione di comportamenti corretti, stili di vita sani che rispettino la propria salute e quella della comunità.

Centro di Ascolto Oncologico come motore di costante innovazione per il Sistema Sanitario Regionale

Un progetto che intercetta le difficoltà dei cittadini di accedere ai servizi sanitari relativi ai percorsi di prevenzione, cura e diagnosi per innovare il Sistema Sanitario Regionale

L’obiettivo del progetto è quello di analizzare se e come i dati, le informazioni, le conoscenze che emergono dall’attività di ISPRO – l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica della Regione Toscana, che gestisce il Centro di Ascolto Oncologico – possano concorrere a innovare la comunicazione tra la cittadinanza e il Sistema Sanitario Regionale

Il progetto considera il punto di vista di chi opera e di chi fruisce del servizio come un punto di partenza essenziale per costruire una comunità di progetto in cui la Salute non abbia soltanto valenza medico-sanitaria (pur restando l’obiettivo principale) ma riguardi anche la sua dimensione culturale, sociale, economica e politica. Una prospettiva questa che riconosce un bacino di risorse immenso nelle complesse dinamiche che caratterizzano la vasta rete oncologica coordinata da ISPRO, in tutte le attività di prevenzione, diagnosi, cura e ricerca  svolte nelle aziende sanitarie, negli altri enti del servizio sanitario toscano e nel frammentato contesto del terzo settore.