Regione Toscana, ISPRO, Lab Center for Generative Communicatione del PIN, Center for Generative Communication dell’Università di Firenze
presentano il convegno
Ascolto e aiuto in oncologia
L'esperienza della Regione Toscana a confronto con le reti oncologiche nazionali
Il convegno è realizzato in collaborazione con:
A Firenze il 15 dicembre 2021
nella prestigiosa sede della Villa Medicea di Careggi
alcuni dei più importanti esperti impegnati nella lotta ai tumori costruiscono insieme un nuovo
Per recuperare la relazione tra medici e pazienti, servizi e cittadini, istituzioni e associazioni
Per promuovere una buona comunicazione dei servizi oncologici
Il convegno
L’evento, organizzato da Regione Toscana con l’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO) e il Laboratorio Center for Generative Communication del Polo Universitario Città di Prato (PIN) con la collaborazione di Fondazione ISPRO, AOU Meyer, Formas e del Master in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari dell’Università di Firenze, è l’occasione per riunire una comunità di esperti impegnati nella lotta ai tumori, accomunati dall’idea che l’ascolto sia l’ingrediente fondamentale di una “buona” comunicazione in oncologia: cioè di una comunicazione che collabora alla prevenzione e alla cura delle malattie oncologiche.
Obiettivo dell’incontro: verso un nuovo Patto
L’evento, rivolto a operatori del sistema sanitario e a cittadini interessati, presenta:
- l’esperienza del Centro di Ascolto Oncologico della Regione Toscana;
- i risultati del progetto di ricerca condotto dal Lab CfGC sul modello comunicativo del Centro di Ascolto e della Rete oncologica;
- un punto della situazione sull’attivazione delle reti oncologiche e dei Centri di Ascolto Oncologico a livello nazionale;
- un confronto sui modelli organizzativi e comunicativi implementati ad hoc, con un focus sull’importanza del coinvolgimento dei cittadini per il miglioramento del servizio pubblico e – in particolare – dei percorsi di cura.
Durante l’evento, i relatori invitati presenteranno il nuovo Patto per l’ascolto e la comunicazione in oncologia, intorno al quale si costituirà progressivamente una comunità di ambito nazionale di professionisti, volontari, cittadini in grado di condividere, sperimentare – attraverso un approccio orientato al learning by doing – nuove modalità di relazione da adottare nell’ambito di un’oncologia che interpreta la territorializzazione dei servizi e accompagna l’evoluzione della comunicazione medico/paziente.
Informazioni utili
Un convegno in presenza e online
Il convegno si svolge presso la prestigiosa sede di Villa Medicea a Firenze, il 15 dicembre 2021 dalle ore 8.30.
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Chi partecipa al progetto?
Il progetto prevede la partecipazione attiva di:
Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Center for Generative Communication (CfGC) – Università di Firenze
Lab Center for Generative Communication del PIN di Prato
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Collaborano alla realizzazione
Master in Comunicazione Medico-Scientifica dell’Università di Firenze
Il ruolo del Lab CfGC è quello di lavorare a fianco del team di progetto per l’organizzazione del convegno, quale necessaria fase di confronto sul Patto per l’ascolto e la comunicazione in oncologia con i molti stakeholder sia a livello nazionale sia internazionale – siano essi policy manager, ricercatori, dirigenti, medici, volontari, amministratori locali, comuni cittadini etc.- che sono impegnati quotidianamente nel rendere la lotta a queste malattie una pratica sempre più efficace ed orientata al miglioramento del sistema sanitario.
Il sistema integrato scientia Atque usus è impiegato per far convergere, dialogare e promuovere il confronto tra portatori d’interesse diversi.
L’ambiente che il Lab CfGC metterà a disposizione dei membri della community – basato su Officine di scientia e Officine di usus – contribuirà alla costruzione cooperativa di un terreno comune sul quale confrontarsi sul Patto e sul Centro per l’ascolto e la comunicazione in oncologia (gli output del convegno).
Centro per l’ascolto e la comunicazione in oncologia
Un luogo di dialogo e confronto tra il mondo della scienza e quello dei mestieri, delle istituzioni e della cittadinanza
Quale ascolto, quale comunicazione per l’oncologia?
Con Gianni Amunni facciamo il punto sulle invarianti di un ascolto attivo per gestire e risolvere alcuni problemi cronici in ambito sanitario. Tra i principali valori organizzativi del Centro di Ascolto Oncologico della Regione Toscana c’è la partecipazione attiva di cittadini, medici e associazioni. Le informazioni raccolte tramite questo canale si sono rivelate una risorsa preziosa per migliorare tutti i servizi, tanto più nel corso di una transizione segnata dall’incremento e dalla diffusione dei servizi di telemedicina. Dal dialogo emerge un’idea di ascolto come “normale” attività propedeutica per comunicare con efficacia e appropriatezza e per rispondere agli effettivi bisogni di conoscenza di cittadine e cittadini.
Dalla scientia all’usus
La laicità dell’ascolto che cambia il servizio sanitario
Intervista a Gianni Amunni
Di Eugenio Pandolfini
15.10.2021
Cosa sono le Officine di scientia?
Le “Officine di scientia” sono lo strumento per mettere in comune le nuove modalità comunicative che stanno emergendo dai vari progetti-prodotti realizzati o in corso di realizzazione da parte della “Community di sAu”. Un cantiere dove tante voci, diverse per saperi, conoscenze, competenze, abilità, per professionalità, per ruoli sociali, condividono e discutono una nuova cultura della Comunicazione. Nuova, perché progettualmente mirata a dare “valore” alle inedite risorse, potenzialmente infinite, offerte da una società complessa. Un progetto che la Comunità di “sAu” chiama “Comunicazione Generativa”.
Il Patto per l’ascolto e la comunicazione in oncologia
Il Patto si basa sul paradigma della “Comunicazione Generativa” – sviluppato dal “Center for Generative Communication” dell’Università di Firenze e dal “Laboratorio Center for Generative Communication” del Polo Universitario Città di Prato (PIN) – e individua gli elementi costituenti di una “buona” comunicazione in oncologia, sui quali intervenire localmente per valorizzare le diversità e i punti di forza delle reti oncologiche regionali che aderiscono all’iniziativa e, in una logica di sistema, rafforzare tutto il fronte della lotta ai tumori.
I primi elementi costituenti individuati – orientati alla ridefinizione della comunicazione tra medici e pazienti, professionisti di settori differenti, cittadini e servizi – sono:
- la costruzione di un percorso formativo per i medici sulla comunicazione con il paziente, a partire dal sistema universitario;
- la compilazione e l’adozione di linee guida per i medici sull’ascolto e sull’analisi dei bisogni del paziente;
- la progettazione, lo sviluppo e l’implementazione di nuovi flussi di comunicazione tra settori e specializzazioni per rafforzare sistemi di collaborazione tra professionisti e tra professionisti e associazioni che convergono nel percorso di cura, garantendo la centralità del paziente;
- l’analisi, la ri-progettazione e lo sviluppo di soluzioni concrete e immediate per facilitare l’accesso e l’orientamento della cittadinanza ai servizi oncologici.
Il Centro per l’ascolto e la comunicazione in oncologia
Il Patto e la definizione dei suoi elementi costituenti saranno i primi passi verso la costituzione di un “Centro per l’ascolto e la comunicazione in oncologia”: un Centro di documentazione e ricerca avanzata, progettazione e sviluppo, monitoraggio, consulenza costituito a Firenze da tutti gli attori che operano nelle reti oncologiche dei sistemi sanitari regionali; nei centri di ascolto e negli uffici di relazione con il pubblico (URP); nei dipartimenti oncologici delle aziende sanitarie; nelle associazioni di pazienti e familiari.
A partire da quanto previsto dal Patto, il Centro per l’ascolto e la comunicazione in oncologia risponderà alle esigenze di aggiornamento, condivisione, affiancamento e consulenza di tutti quei soggetti che aderiranno all’iniziativa e che praticano, sperimentano o anche solo intuiscono la necessità di una comunicazione – in presenza e a distanza (teleconsulto, telemedicina) – che:
- coinvolge i cittadini nel progressivo miglioramento dei percorsi di cura;
- promuove interventi di miglioramento del Sistema Sanitario Regionale sia per quanto riguarda l’organizzazione interna che la comunicazione esterna (a partire dai dati raccolti attraverso le segnalazioni dei cittadini);
- facilita lo scambio, il confronto e la discussione sulle criticità incontrate nelle attività quotidiane; nell’organizzazione di reti cliniche; nel dialogo tra settori e uffici; nella costruzione e nell’erogazione di nuovi servizi.
Ci sono molti modi per partecipare al progetto.
Stiamo lavorando alla definizione di un modello di comunicazione che aiuti chi intende migliorare la comunicazione tra servizi sanitari e cittadini a trasformare l’ascolto in gestione della conoscenza: in un processo che rafforza il sistema.
Di seguito le nostre domande, e i nostri tentativi di trovare delle risposte con gli interlocutori che – come noi – credono che l’ascolto e la comunicazione siano alla base dei percorsi di cura e del servizio sanitario.
::: Come le reti e i dipartimenti oncologici ascoltano i cittadini? :::
::: Quali gli strumenti, i canali più efficaci? :::
::: Come le associazioni favoriscono lo scambio di informazioni tra cittadini e servizi? :::
::: Come rafforzare la relazione tra medici e pazienti in un ambito così complesso come l’oncologia? :::
Gli ideatori dell’iniziativa
Gianni Amunni è dal 2010 Direttore Generale di ISPRO – Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete oncologica .
Coordina dal 2000 la Rete Oncologica della Toscana.
Ha promosso la nascita del Centro di Ascolto Oncologico Regionale.
Luca Toschi è Fondatore e Direttore del Center for Generative Communication (CfGC), di “scientia Atque usus” e coordinatore del Master di I livello in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari dell’Università di Firenze. Attualmente è anche Professore Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso la stessa Università.
Alessandro Ghirardini è Ricercatore del Centro Nazionale di Telemedicina e nuove tecnologie assistenziali dell’Istituto superiore di Sanità (ISS). È stato, fino allo scorso anno, Coordinatore dell’Osservatorio per il monitoraggio delle Reti Oncologiche regionali dell’Agenzia Nazionale per i Servizi regionali (AGENAS).
Vincenzo Adamo è l’attuale Coordinatore della Rete Oncologica Siciliana. È Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Messina e
ricopre il ruolo di Direttore Scientifico nel Dipartimento di Oncoematologia
della A.O. Papardo di Messina.
Massimo Aglietta è Coordinatore della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta. Oltre a questo incarico, è anche Direttore della Divisione di Oncologia Medica presso l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro e Professore di Oncologia Medica all’Università di Torino.
Orazio Caffo è Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica Ospedale Santa Chiara di Trento e, dal 2008, è Professore di Oncologia presso l’Università di Verona.
Paolo Pronzato è Coordinatore della Rete Oncologica della Liguria, e ricopre l’incarico di Direttore dell’ UOC Oncologia Medica 2 presso l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico del Policlinico San Martino di Genova.
Fausto Roila è Coordinatore della Rete Oncologica dell’Umbria oltre che Professore Ordinario di Oncologia Medica e Direttore della Scuola di specializzazione in Oncologia Medica presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia.
Gianmarco Surico è Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese e Direttore dell’U.O. Oncologia Medica presso l’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA).
Rappresentanti di associazioni e di IRCS
La dott.ssa Branka Vujovic ha maturato esperienze di Direzione Sanitaria in aziende territoriali e ospedaliere di varie regioni.
Da cinque anni è Direttore Sanitario all’IFO, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Regina Elena-San Gallicano.
La rete toscana
Giacomo Allegrini, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica di Livorno e Pontedera, Responsabile del Dipartimento Oncologico dell’ Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Viola Davini è assegnista di ricerca presso il Center for Generative Communication (CfGC) del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze e referente per il Master di I livello in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari della stessa Università.
Eugenio Pandolfini è Ricercatore del Center for Generative Communication (CfGC) del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze e ha un incarico come Ricercatore a Tempo Determinato presso la stessa Università.
Luisa Fioretto è Direttore del Dipartimento Oncologico USL Toscana Centro e della SOC Oncologia Medica di Firenze; Vice-Presidente Nazionale del Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO); Componente di un Gruppo di Lavoro del Ministero per il coordinamento delle attività volte al miglioramento dell’assistenza oncologica ospedaliera e territoriale.
È entrata nel SSN come Oncologo Medico operante in un Day Hospital Multidisciplinare dell’Ospedale S.M.Annunziata, ha curato negli anni la costruzione e lo sviluppo di servizi e strutture di oncologia in linea con i migliori standard di cure, non disgiunto da un approccio globale alla persona malata di cancro, con attenzione alla dimensione medica, psicologica e sociale. Autore di numerose pubblicazioni in tema di clinical governance, organizzazione e umanizzazione delle cure.
Un luogo di lavoro riservato ai partner del progetto.
Cosa sono le Officine di usus?
Le “Officine di usus” sono i cantieri in cui noi e i nostri Partner realizziamo, fattivamente e concretamente, i nuovi progetti di comunicazione. Progetti-prodotti caratterizzati da scelte in linea con gli indirizzi più innovativi, a livello nazionale e internazionale. Progetti il cui “valore“- fin dalla fase della loro ideazione e progettazione – risulta essere tanto maggiore quanto più numerosi e qualificati sono gli stakeholder che vi cooperano e collaborano. In una prospettiva di valorizzazione delle diversità degli interessi e dei ruoli, secondo una logica organizzativa e comunicativa contraria ad ogni impostazione riduzionistica e meccanicistica.
Per informazioni sul progetto contattare
Viola Davini – viola.davini@unifi.it